Acqua del rubinetto: tutti i pro e i contro
Le ricerche ci dicono che l’acqua potabile che arriva nelle case degli italiani è una delle migliori d’Europa, più precisamente si colloca al quinto posto dietro solo a quella di Austria, Svezia, Irlanda e Ungheria.
Nonostante questo eccellente risultato, il nostro Paese è il terzo consumatore al mondo di acqua in bottiglia, abitudine che porta con sé problemi per l’ambiente e maggiori costi per le famiglie.
È il momento di capire bene quali sono i pro e i contro dell’acqua del rubinetto, così da sfruttare al meglio questa preziosa risorsa, che arriva direttamente nelle nostre case e che garantisce decisi vantaggi a fronte di limitatissimi svantaggi.
Per capire se sia meglio l’acqua del rubinetto o quella in bottiglia è utile mettere a confronto alcuni parametri facilmente valutabili da chiunque.
Differenze tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia
Acqua del rubinetto | Acqua in bottiglia | |
---|---|---|
Provenienza | 85% fonti sotterranee
15% falde superficiali |
Fonti sotterranee |
Costo medio* | 0,0018 €/litro | 0,21 €/litro |
Ecosostenibilità | Alta
(niente packaging, nessun impianto industriale, nessun trasporto con veicoli) |
Bassa
(necessità di packaging, impianti industriali, trasporto con veicoli) |
Tempo di conservazione | Nessuna scadenza | Massimo 2 anni
(bottiglie plastica) Massimo 3 anni (bottiglie vetro) |
Presenza di sostanze | Cloro, metalli e microrganismi presenti nelle tubature e nei serbatoi | Elementi nocivi derivanti dalla bottiglia in plastica (es. formaldeide) |
Trattamenti di disinfezione | Vengono fatti per garantire la salubrità | Non devono essere fatti |
[*] Prezzo medio a livello nazionale “Blue Book”- Utilitatis, 2017
Continuiamo ad approfondire questo tema per capire quale sia la scelta giusta: acqua di rubinetto o acqua in bottiglia?
Vediamo i più importanti benefici e alcuni problemi.
La corretta idratazione è un aspetto fondamentale della salute umana ed è importante sapere che l’acqua del rubinetto è sicura e fa bene tanto quanto quella in bottiglia.
Bisogna dire che l’acqua potabile è sottoposta a continui controlli da parte degli enti locali e deve essere conforme a quanto indicato nel Decreto Legislativo n. 31 del 2001 per essere idonea al consumo umano.
L’acqua del rubinetto, quindi, può essere bevuta da persone di ogni età, è un’alleata di ogni tipo di dieta e aiuta a combattere alcuni disturbi. È importante sfatare il mito che vede calcoli renali e acqua del rubinetto legati in un rapporto effetto/causa, anzi la cosiddetta acqua del sindaco aiuta ad eliminare pericolosi accumuli nel sistema urinario.
Se si prende in considerazione l’impatto ambientale dell’acqua di rubinetto e di quella in bottiglia, è molto semplice stabilire quale delle due sia più ecologica.
Come abbiamo già evidenziato nella tabella, decidere di bere l’acqua pubblica significa:
- Ridurre la produzione e la circolazione di plastiche con cui vengono realizzati contenitori e imballi;
- Ridurre le emissioni dovute alla movimentazione e al trasporto delle bottiglie di acqua minerale;
- Non dover creare impianti che impattano sul territorio ed emettono sostanze nocive nell’ambiente.
Quando si analizzano i pro e i contro dell’acqua del rubinetto balza immediatamente all’occhio il risparmio di denaro che una famiglia può ottenere, anche se decide di installare un sistema di depurazione che ottimizza sia il sapore sia la salubrità.
Basti pensare che in media gli italiani spendono circa 240 euro l’anno per comprare acqua in bottiglia. È facile intuire quanto sia conveniente bere l’acqua del rubinetto.
L’acqua del rubinetto, quindi, dà grandi vantaggi e praticamente nessuno svantaggio. Può essere consumata tranquillamente anche se ricca di minerali, ad esempio calcio e magnesio, perché non causa calcoli renali.
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