Uno schema che illustra il funzionamento di un addolcitore acqua.

Come funziona un addolcitore d’acqua

Il funzionamento degli addolcitori d’acqua è per molti un mistero. In Italia non sono molte le persone che sanno dell’esistenza di queste soluzioni e che sanno cosa siano esattamente. 

In questo articolo vogliamo svelare quindi il mistero spiegando cos’è un addolcitore acqua e perché è utile averne uno in casa.

Cos’è un addolcitore

La definizione di addolcitore d’acqua più semplice che si possa dare è la seguente: è un dispositivo progettato per ridurre la durezza dell’acqua del rubinetto e migliorarne la qualità.

L’addolcitore classico è detto a scambio ionico perché le resine presenti nel serbatoio trattengono gli ioni di calcio e magnesio, causa della formazione di calcare, e li sostituiscono con ioni di sodio che, invece, non creano conseguenti problemi a elettrodomestici, tubature, rubinetti, superfici.

Con una frequenza che varia in base ai consumi e alla durezza dell’acqua, ogni addolcitore a scambio ionico ha bisogno di ripristinare le proprie resine periodicamente. A questo proposito si parla di cicli di rigenerazione, ovvero il processo attraverso il quale le resine rilasciano gli ioni che hanno trattenuto i quali vengono inviati allo scarico.

Tipologie di addolcitori

In linea generale, gli addolcitori, si possono dividere in base all’ambito d’uso e i principali tipi sono:

Addolcitori per impianti casalinghi

Gli addolcitori domestici sono, in genere, monoblocco, e coprono varie tipologie di utenza: dai piccoli monolocali a villette mono o plurifamiliari.

Addolcitori condominiali o per attività commerciali

Nel caso di condomini di grandi dimensioni si può optare per addolcitori a doppio corpo, capaci di addolcire l’acqua e distribuirla a numerosi appartamenti o abitazioni. Gli addolcitori d’acqua industriali e commerciali possono essere installati, ad esempio, in ristoranti, b&b, parrucchieri, saloni di bellezza. Trovano cioè applicazione in tutte quelle attività che utilizzano l’acqua nei processi “produttivi”.

Come è fatto un addolcitore domestico e quali sono gli elementi che lo compongono?

Gli elementi che compongono un addolcitore domestico sono i seguenti:

  • Serbatoio principale. Contiene la resina scambiatrice di ioni ed è attraverso questo serbatoio che passa l’acqua dura che deve essere trattata.
  • Serbatoio di salamoia. Contiene sale in pastiglie per la formazione di una soluzione salina necessaria alla rigenerazione delle resine
  • Valvola di controllo. Gestisce il flusso dell’acqua attraverso l’addolcitore e controlla le diverse fasi del processo, come il lavaggio, il risciacquo e la rigenerazione.
  • Timer o centralina. Regolano il funzionamento dell’addolcitore, programmando le fasi di rigenerazione e monitorando il consumo di sale o potassio.
  • Tubature e raccordi. Collegano la bombola delle resine, il tino salamoia e la valvola di controllo, consentendo il flusso dell’acqua tra i diversi componenti.
  • Sistemi di allarme o indicatori. Alcuni addolcitori d’acqua possono essere dotati di sistemi di sicurezza, ad esempio il tubo del troppo pieno che evita la fuoriuscita di acqua nel caso di malfunzionamento della valvola salamoia.

Come funziona un addolcitore acqua a scambio ionico

Il principio di funzionamento di un addolcitore d’acqua a scambio ionico può essere suddiviso in otto fasi. Ecco la descrizione del ciclo di rigenerazione punto per punto, dal momento in cui l’acqua entra nel dispositivo fino a quando esce dal rubinetto.

 

Le fasi del ciclo di rigenerazione

  1. È sempre consigliato avere un dispositivo di pre-filtrazione che rimuove impurità e sedimenti dall’acqua prima che entri nel nostro addolcitore. Questa fase aiuta a proteggere la resina scambiatrice di ioni e a migliorare l’efficienza del sistema.
  2. L’acqua dura proveniente dalla linea di approvvigionamento idrico, tipicamente dall’acquedotto locale, entra nell’addolcitore attraverso la valvola.
  3. L’acqua fluisce poi nel serbatoio dell’addolcitore attraverso la bombola contenente particelle sferiche di resina, che hanno la capacità di rimuovere i sali di calcio e magnesio dall’acqua attraverso un processo di scambio ionico.
  4. L’acqua addolcita dall’addolcitore, priva dei sali di calcio e magnesio, lascia quindi la bombola delle resine e viene immessa nella rete di distribuzione domestica generalmente attraverso dei tubi flessibili. L’addolcitore è progettato e certificato per lavorare con acqua in ingresso secondo Dlgs 31/2001 e non ne modifica la potabilità.
  5. Per mezzo della centralina, l’addolcitore determina la capacità residua di scambio della resina per determinare il momento più opportuno per avviare il processo di rigenerazione delle resine.
  6. Quando la capacità di scambio della resina è vicina all’esaurimento, l’addolcitore passa alla fase di rigenerazione. Durante questa fase, la valvola di controllo apre l’accesso al tino della salamoia per preparare e successivamente aspirare una soluzione concentrata di sale o potassio detta salamoia. Essa scorre poi attraverso le resine che si caricano di ioni di sodio o potassio rilasciando contemporaneamente quelli di calcio e magnesio che verranno poi espulsi dal sistema attraverso il tubo di drenaggio.
  7. Nell’ultima parte della rigenerazione, l’addolcitore esegue una fase di risciacquo durante la quale l’acqua viene utilizzata per risciacquare la resina e rimuovere eventuali residui di salamoia. Ciò garantisce che l’acqua che esce dal sistema non contenga tracce di salamoia.
  8. Infine, l’addolcitore torna al ciclo di funzionamento di servizio, in cui l’acqua viene nuovamente fornita all’utenza domestica. Questo ciclo continua fino a quando la capacità di scambio della resina non è nuovamente esaurita e il processo di rigenerazione viene avviato di nuovo.

A cosa serve un addolcitore acqua e perché averne uno in casa?

Se hai letto l’articolo fin qui, ti sarà ormai chiaro che lo scopo di un addolcitore è combattere la durezza dell’acqua.

Il calcio e il magnesio sono quei minerali che rappresentano la principale causa della formazione di depositi di calcare. L’acqua dura è quindi quella con una quantità di calcio e magnesio molto alta.

Acqua dura e calcare in Italia

Quando l’acqua scorre attraverso rocce porose, alcuni minerali in esse contenuti, come calcio e magnesio, tendono a sciogliersi in essa, indurendola. In Italia sono molte le zone che hanno una percentuale di durezza elevata.

Scopri come misurare la durezza dell’acqua di casa tua.

La maggior parte delle regioni italiane ha un range di valori dell’acqua che va dai 15°f, mediamente dura, a oltre i 35°f, molto dura. Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Lazio sono tra le regioni con l’acqua più dura.

Perché avere un addolcitore d’acqua a casa?

Eliminare il calcare dall’acqua porta con sé una lunga serie di benefici, come:

  • Minori interventi di manutenzione su caldaie ed altri elettrodomestici.
  • Estensione della vita stessa degli elettrodomestici;
  • Riduzione dei consumi del 18% per ogni mg di calcare rimosso (secondo le stime dell’Associazione Aqua Italia);
  • Bucato soffice;
  • Capelli morbidi;
  • Pelle più idratata.

Scegli l’addolcitore domestico che fa per te

Dopo aver compreso il funzionamento di un addolcitore d’acqua, probabilmente ti sarà venuto il desiderio di acquistarne uno per eliminare il calcare dal tuo impianto domestico, aumentare il tempo di vita degli elettrodomestici e ottenere un rilevante risparmio energetico.

Vuoi conoscere tutti i vantaggi e capire quale modello è perfetto per casa tua?

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